Inspections and Technological Solutions

PANORAMICA DEI SERVIZI OFFERTI

CND Avanzati e Applicazioni speciali

L’applicazione delle più recenti tecnologie ai controlli convenzionali, adatte per manufatti ed impianti di notevole importanza per il cliente.

PEC

ECA

NFA

RFT

MFL

APR

Diretta o in remoto tramite drone

TOFD e Phased Array

L’esame con tecnica Phased Array e TOFD di apparecchiature e tubazioni sfrutta in entrambe i casi il principio dei controlli ultrasonori, ma la differenza tra i due metodi sta principalmente in tre punti fondamentali: le sonde utilizzate, il principio fisico sfruttato e il tipo di onde.

Campi d’applicazione e limiti

I campi d’applicazione per le due tecniche sono molteplici, in particolare ormai sono riconosciute secondo diversi codici come validi sostituti all’esame radiografico di saldature (ASME-API-DNV etc.) e ormai sono diventati di normale applicazione nel caso di vessel di grosso spessore. Sulle due tecniche sono state sviluppate anche applicazioni che mirano alla valutazione dello stato di apparecchiature esercite. I limiti delle due tecniche sono innanzitutto quelli intriseci al controllo ultrasonoro classico, quindi ad esempio le superfici d’esame devono essere regolari e pulite da qualsiasi cosa possa impedire il trasferimento del segnale ultrasonoro e inoltre su particolari caldi (T>60°C) l’esame può non essere applicabile. Vi sono poi dei limiti specifici per le due tecniche che abbiamo riportato dettagliatamente in brochure.

Risultati finali

I risultati finali di un esame TOFD o PA sono riportati in dei file contenenti le registrazioni dei dati grezzi immagazzinati durante l’ispezione.

Questi dati possono poi venir elaborati per essere presentati secondo diverse viste. La reportistica dunque conterrà immagini ma anche tutte le informazioni relative alla taratura del sistema e alla normativa di riferimento.

EMAT

EMAT è l’acronimo di trasduttore elettromagnetico acustico, ed indica dunque una particolare tipologia di sonda capace di funzionare sfruttando le onde ultrasonore generate nei materiali grazie all’interazione di questa con essi attraverso campi elettromagnetici. Le sonde EMAT dunque non hanno bisogno di avere interposto tra esse e il materiale in esame di un opportuno mezzo di accoppiamento.

Vantaggi

– Nessuna necessità di accoppiante
– Ridottissima necessità di preparazione superficiale
– Possibilità di eseguire misure fino a 700°C con precisione di 0.1 mm
– Possibilità di eseguire registrazioni B-scan e C-scan
– Possibilità di eseguire controlli sotto supporti, selle, sostegni per la ricerca di corrosione

Svantaggi

– Costo elevato della strumentazione (in riferimento ad uno strumento UT spessimetrico)
– Impossibilità di eseguire misure su materiali non conduttori
– Dimensioni delle sonde elevate (minimo Ø 25 mm)

Risultati finali

I risultati finali di un esame EMAT non differiscono in maniera importante da quelli ottenibili con esame ultrasonoro classico. Si verifica una schermata strumentale in cui viene evidenziato il dato spessimetrico rilevato.

IRIS

Ultrasonic Internal Rotary Inspection System (IRIS) si basa sul principio di misurazione dello spessore di un tubo mediante onde ultrasonore di tipo longitudinale. La sonda IRIS è costituita da un trasduttore che viene posto allineato all’asse longitudinale del tubo e il fascio ultrasonoro emesso risulta incidente su uno specchio rotante.

Vantaggi

– Possibilità d’esame di tubi ferromagnetici e non 
– Possibilità di rilevare difetti interni e esterni
– Possibilità di rilevare erosioni e corrosioni crateriformi anche sotto setto e piastre tubiere

Svantaggi

– Necessità di pulizia elevata (lavaggio tubi a minimo 900 bar)
– Velocità d’esame ridotta
– Impossibilità di rilevare cricche
– Impossibilità di rilevare fori passanti
– Necessità di elevate quantità d’acqua per esame

Risultati finali

Il risultato finale con test IRIS sarà una mappatura dei tubi con riportato il grado di danneggiamento rilevato e, nel caso sia necessaria, una rappresentazione dei segnali come mappa C-scan.  

Pulsed Eddy Current (PEC)

Sfruttando il principio fisico insito nella formazione delle correnti indotte, alcune società hanno sviluppato una tecnica che permette il monitoraggio della corrosione. Il principio fisico che si sfrutta e riconducibile alla scomparsa nel tempo delle correnti indotte in un materiale ferromagnetico quando questo è stato sottoposto ad un segnale impulsivo.

Vantaggi

– Possibilità di eseguire test su oggetti in esercizio
– Possibilità di eseguire test su particolari immersi in acqua
– Possibilità di eseguire test senza distruggere le protezioni dell’oggetto
– Ridottissima preparazione superficiale
– Ottimo per rilevare assottigliamenti aventi grandi superfici d’estensione
– Velocità d’esame elevata

Svantaggi

– Il dato rilevato dalla macchina è un valore medio relativo all’area sollecitata dalla sonda
– Non rileva difetti piccoli quali crateri, pitting, cricche
– Elevati costi delle attrezzature che a oggi sono ancora coperti da royalties e bonus di utilizzo

Risultati finali

I risultati finali di un esame con PEC risultano leggermente differenti in funzione della strumentazione utilizzata, in generale comunque le strumentazioni restituiscono una mappatura tipo C-scan, dove le zone con maggiore riduzione di spessore hanno gradazioni di colore tendente al rosso. Su alcune viene evidenziata anche la zona utilizzata per la calibrazione del segnale. I dati acquisiti sono poi elaborabili in post processo.

Eddy Current Array (ECA)

La tecnologia Eddy Current Array (ECA) fornisce la capacità di guidare elettronicamente le correnti indotte generate nel materiale metallico utilizzando una serie di bobine poste tutte entro la stessa sonda.

Vantaggi

– Può essere analizzata un’area più ampia in un singolo passaggio-sonda, pur mantenendo un’alta risoluzione
– Rilevamento e dimensionamento dei difetti migliorato con l’imaging C-scan
– Controllo di forme complesse utilizzando sonde personalizzate nel profilo del pezzo da verificare
– Possibilità di rilevare difetti nei tubi disposti longitudinalmente e trasversalmente rispetto all’asse di questo (con la tecnica convenzionale non era possibile rilevare difetti quali cricche circonferenziali)
– Possibilità di gestire il segnale per rilevare difetti sotto setto o sotto piastra

Svantaggi

– Non si possono analizzare materiali non conduttori
– Non si possono controllare tubi ferromagnetici per identificare crateri o corrosioni, solo test superficiali esterni
– È sempre necessario un tubo di calibrazione dello stesso materiale da esaminare
– Costo dell’attrezzatura elevato
– Preparazione del personale elevata e costosa
– È necessario un pezzo campione

Risultati finali

I risultati finali con test ECA saranno differenti in funzione del particolare esaminato, si potranno avere ad esempio delle mappature C-Scan dei difetti rilevati, sui quali eseguire le misure relative all’estensione dell’indicazione rilevate.

Near Field Array (NFA)

La tecnologia Near Field Array (NFA) deriva dalla tecnologia NFT. La NFA, grazie a sonde ARRAY, permette
un’ottima rilevabilità dei difetti crateriformi e soprattutto delle cricche, permettendone anche un
dimensionamento di questi, sia in estensione sia in profondità. 

Vantaggi

– Possibilità di dimensionare piccoli difetti crateriformi (fino a Ø 3 mm)
– Possibilità di rilevamento cricche longitudinali e circonferenziali
– Facilità d’esecuzione, infatti non è necessaria acqua o magneti
– Ridotta sensibilità alla velocità di estrazione della sonda
– Facile interpretazione dei risultati grazie alle schermate C-scan

Svantaggi

– Non sono rilevabili difetti esterni
– Non si possono esaminare materiali amagnetici
– E’ necessario tubo campione

Risultati finali

I risultati finali con test NFA saranno delle mappature C-Scan dei difetti rilevati, associati ad una valutazione in classi del tubo in esame.

Remote Field Testing (RFT)

La tecnica RFT è utilizzata per l’esame su tubi in acciaio al carbonio. Una sonda RFT consiste fondamentalmente di una bobina eccitatrice e una bobina rivelatore ad una certadistanza tra loro. La sonda viene fatta passare attraverso il tubo da ispezionare. La bobina eccitatrice viene alimentato con una corrente alternata di bassa frequenza (normalmente sinusoidale).

Vantaggi

– Rilevabilità di difetti sia interni che esterni
– Rilevabilità di difetti come assottigliamenti e crateri
– Nessuna necessità di accoppiante o campi magnetici

Svantaggi

– Impossibilità ad esaminare tubi alettati
– Impossibilità di rilevare difetti di piccola estensione rispetto alla distanza bobina eccitatricebobina di misura
– Impossibilità al rilevamento cricche circonferenziali
– E’ necessario tubo campione

Risultati finali

Il risultato finale con test RFT sarà una mappatura dei tubi con riportato il grado di danneggiamento rilevato e, nel caso sia necessaria, una rappresentazione dei segnali registrati.

Radiografia digitale

Con radiografia digitale si indica la modalità digitale di acquisizione dall’immagine RX che, a differenza della meno recente tecnica analogica, permette di sfruttare software e hardware abili all’archiviazione di immagini e alla loro modificazione post-acquisizione. 

Vantaggi

– Nessuna necessità di liquidi di fissaggio e sviluppo
– Possibilità di immagazzinare l’immagine in formato digitale
– Possibilità di post analisi
– Possibilità di valutare difetti in saldatura e nel materiale base
– Possibilità di valutare lo spessore residuo

Svantaggi

– Limitazione legata alle dimensioni del particolare da esaminare
– Necessità di sorgenti con carica elevata — Capacità dell’operatore nel gestire la strumentazione

Risultati finali

I risultati finali ottenibili con la radiografia digitale sono dei file che risultano visualizzabili su appositi schermi ad alta definizione. Tali immagini possono essere esportate con i comuni mezzi disponibili, ma a questo punto non risultano più elaborabili.

Onde guidate

Le onde ultrasonore di tipo guidato consentono l’ispezione rapida e completa di lunghi tratti di tubazione, esplorando l’intera circonferenza delle tubazioni ed oltrepassando anche eventuali cambi di direzione.

Campi d’applicazione e limiti

Le onde guidate si applicano principalmente all’esame di tubazioni, con diametri superiori ai 3 pollici, espessori superiori ai 4 mm. Esistono comunque delle strumentazioni che possono eseguire esami su tubi di minor diametro e spessore senza però garantire i risultati ottenibili nelle condizioni ideali. Sul mercato sono presenti anche delle strumentazioni che utilizzando onde guidate a corto raggio possono eseguire un esame del materiale sotto le selle e i supporti per verificarne lo stato di degrado I limiti del metodo, sono legati al fatto che, il segnale analizzato dallo strumento è relativo alla sezione trasversale del tubo in analisi, quindi le indicazioni rilevate e rilevabili dovranno avere una dimensione relativa alla sezione trasversale apprezzabile. Le strumentazioni di recente commercializzazione garantiscono la rilevazione di indicazioni che producono una riduzione della sezione trasversale del 5 % (ad esempio corrosione uniforme o crateriforme diffusa).

Risultati finali

I risultati finali sono in genere presentati sotto forma di report di riepilogo nel quale sono inseriti i segnali rilevati sotto forma di segnali d’onda, accompagnati da mappature delle zone ammalorate in scala colore (viste C-scan).

Emissioni acustiche

L’emissione acustica è una tecnica passiva ricettiva che analizza gli impulsi ultrasonici emessi da un difetto proprio nel momento in cui esso si verifica.

Difetti rilevabili

I difetti rilevabili con AE sono tutti quelli che se sollecitati da una forza (es. pressione), in qualche modo possono evolvere. In particolare sono ben rilevate:

– Cricche di qualsiasi orientamento
– Delaminazioni e blister
– Perdite e/o trafilamenti di gas o liquidi
– Corrosione attiva
– Corrosione non attiva con presenza di scaglie

Difetti non rilevabili

Non sono rilevabili tutti quei difetti che, anche se sollecitati, non subiscono alcuna modificazione nel tempo, ad esempio:

– Scorie e porosità
– Corrosione tipo crateriforme/uniforme
– Erosioni

Risultati finali

I risultati finali sono in genere presentati sotto forma di report di riepilogo nel quale sono inseriti
diagrammi che rappresentano l’apparecchiatura o le tubazioni in analisi con annesse le indicazioni
rilevate durante i test.

Flusso magnetico disperso (MFL)

Il concetto di base del controllo con flusso magnetico disperso è quello di rilevare le variazioni di campo magnetico in un materiale ferromagnetico sottoposto a saturazione.

Campi d’applicazione e limiti

La tecnica del flusso magnetico disperso trova larga applicazione nell’indagine di lunghe condotte entro cui vengono inseriti grossi “pig” che, spinti dalla pressione del fluido che contengono, analizzano l’intera sezione della tubazione. Altra applicazione molto comune è l’indagine di fondi di serbatoi, che vengono scansiti al 100% per individuare le lamiere corrose, sia dal lato calpestabile che da lato opposto. In entrambi i casi i risultati restituiti comunque sono poi da “completare” con indagini puntuali. Il limite più importante della tecnica è che non possono essere analizzati materiali non ferromagnetici, inoltre sono molto importanti le condizioni di pulizia della superficie e non meno di magnetizzazione residua della stessa. Anche in questo caso le temperature d’esame sono quelle ambiente o di poco superiori.

Risultati finali

I risultati finali sono presentati sotto forma di report riepilogativo in cui sono inserite le mappature dei particolari esaminati e le parti che presentano delle indicazioni di difetto. Queste, a discrezione del cliente, possono essere poi verificate e indagate con altre tecniche CND.

ACFM

ACFM® è una tecnica di ispezione elettromagnetica che induce una corrente alternata nella superficie del componente utilizzando una varietà di sonde, tra cui semplici sonde di scansione a matita e array multi-campo.

Maggiori informazioni

Il segnale di ritorno viene convertito istantaneamente con tecniche matematiche avanzate utilizzando software ACFM® appositamente create, visualizzati e memorizzati su un computer portatile. La presenza di una discontinuità distorce il campo elettromagnetico primario e di conseguenza il segnale di ritorno che, elaborato dal processore, forma, restituendo e visualizzando sullo schermo, indicazioni caratteristiche del tipo di discontinuità riscontrata. I principali vantaggi sono:

– Scansione rapida mediante una sonda portatile
– Rilevamento di crepe affidabile con dimensionamento accurato (lunghezza e profondità)
– Riduzione dei requisiti di pulizia, senza bisogno di pulire a metallo nudo
– Il controllo può essere effettuato su superfici calde fino a temperature di 650-700° C

Risultati finali

Il risultato finale è un segnale nel piano delle impedenze dal quale si possono dedurre, grazie ad opportuni algoritmi, lunghezza e profondità delle indicazioni rilevate.

APR

La riflessometria ad impulsi acustici (Acoustic Pulse Reflectometry, APR) consiste nel produrre un segnale sonoro ad un’estremità del tubo e registrare gli echi riflessi. Lo strumento è stato concepito per effettuare controlli non distruttivi nel settore aeronautico (condotti idraulici di aeromobili) e successivamente è stato adottato anche nell’industria pesante per ispezioni a scambiatori di calore e impianti similari.

Vantaggi

– Preavviso minimo, non necessita di pezzo campione
– Permette di analizzare gruppi eterogenei di scambiatori, diversi per diametro, spessore e materiale costitutivo
– Può venire effettuata su manufatti di qualunque materiale sia metallico che plastico
– E’ possibile analizzare un fascio tubiero costituito a materiali diversi (es. Al-brass con Cu-Ni o superleghe in un’unica sessione di misure)
– La presenza di protrusioni sulla superficie esterna non ha influenza sul segnale ed è quindi possibile l’analisi di tubi alettati o piolinati.
– E’ possibile esaminare tubi ad U o con qualunque raggio di curvatura, con setti e scanalature interni, spiralati, a sezione quadrata od ellissoidale, etc.
– Costi nettamente inferiori rispetto ad altre Tecniche
– Elevata rapidità di esecuzione del test

Svantaggi

– Impossibilità di rilevare difetti presenti sulla superficie esterna dei tubi
– Limiti min. e max per il diametro sono rispettivamente di ⅜” (9,525 mm) e 4” (101,6 mm)
– Prima dell’ispezione è necessario effettuare un lavaggio dei tubi da ispezionare. Il grado di pulizia desiderato dipende dalle finalità del controllo

Termografia ad infrarosso

La termografia a infrarosso è una tecnica di imaging che, sfruttando la radiazione infrarossa emessa dai corpi, permette di rilevarne la temperatura e le sue variazioni. Le moderne termocamere permettono di visualizzare differenze di temperatura nell’ordine del decimo di grado con risoluzioni elevatissime e la possibilità di creare mappe termiche accuratissime. La termografia consente di rilevare la temperatura e le variazioni di essa negli oggetti stando a distanza. La nostra azienda applica il controllo termografico in campo industriale, civile, nautico, aerospaziale e infinite altre applicazioni.

Vantaggi

– Applicabilità estesa a tutti i campi produttivi
– Rapidità di intervento e esecuzione
– Risultati immediati e condivisibili
– Possibilità di analizzare oggetti a elevate temperature a distanza di sicurezza
– Possibilità di analizzare vaste aree in tempi limitati
– Costi contenuti